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Venezia 76 | 26 Luglio 2019

Anche questa 76° edizione della Mostra del Cinema di Venezia sarà condita e insaporita dalla cucina del rinomato Chef internazionale Tino Vettorello. Il ristorante, posizionato presso la Terrazza Biennale, proprio davanti al Red Carpet, sarà il cuore gastronomico del Festival.

Da più di 10 anni, Tino Vettorello è il punto di riferimento per il pubblico e addetti ai lavori alla Mostra del Cinema di Venezia. Il suo ristorante accoglie di anno in anno star di fama mondiale prima e dopo i red carpet, diventando cosi il ristorante più in vista d’Italia.Ogni anno dedica un nuovo piatto alla star più importante della mostra: a Venezia 2018 è toccato a Viaggio al Sud dedicato a Lady Gaga, ovvero, una burratina leggermente affumicata su un letto di cipolla rossa e dei pomodorino. Impossibile poi non farsi attrarre dal celeberrimo Rombo alla Clooney, ispriato e voluto dall’attore americano.

“Io sono quello che cucina. E che siano stelle hollywoodiane o semplici avventori, ospiti eccellenti o giornalisti, tutti sono importanti, dal primo all’ultimo”. Ai ‘capricci’ (o ‘esigenze’) delle celebrity, risponde a modo suo: “Il trucco è non dargli quello che vogliono. Sorprenderli, magari portandoli in cucina”.

Tino Vettorello sceglie per le sue creazioni prodotti di altissimo livello, per dare vita a ricette sofisticate ed uniche. Fondamentale nella cucina dello Chef è l’attenzione e l’utilizzo dei migliori prodotti DOP e IGP provenienti dalla sua terra di origine: il Veneto, territorio che esporta in Italia e nel mondo le eccellenze del Made in Italy, che attraverso la sua creatività diventano protagoniste di un viaggio emozionale. Studio, passione, ricerca, contaminazione sono le chiavi della sua visione gastronomica che porta tutta la sua tradizione veneta nei piatti proposti, attraverso influenze culturali profonde e prodotti DOP rivisitati con dinamismo contemporaneo, che esaltano il sapore e l’essenza. Della sua cucina, Tino racconta: Nella cucina amo sperimentare e ricercare l’essenza del gusto. La base di tutto sono i prodotti che devono sempre essere di primissima qualità, amo definirmi uno che trasforma le materie prime in cibo, che usa la fanstasia per raccontare un viaggio attraverso un piatto” – aggiunge Tino – “assaporando e scegliendo il prodotto si possono creare ricette che saranno uniche e indimenticabili” .

Maestro della cucina d’autore italiana, lo Chef Tino Vettorello nel corso degli anni non solo ha conquistato il palato di artisti e sportivi di tutto il mondo ma anche quello del Santo Padre. “Tra tutte, l’esperienza che ricordo con più emozione e sentimento è la cena che ho avuto l’onore di preparare per Papa Benedetto XVI”, confessa lui che ha cucinato anche per  gli olimpionici di Vancouver e Sochi (conquistandosi il diritto a sfoggiare i cinque cerchi sulla propria casacca) e i partecipanti ai Mondiali di nuoto, di scherma, di ciclismo e l’America’s Cup.Vettorello ha recentemente sviluppato nuovi progetti per portare la cucina italiana in Kazakistan, dove è stato aperto il primo ristorante dal nome “Adagio”, dove vengono valorizzate le tradizioni e l’originalità della cultura italiana nel mondo. Le ricette tradizionali italiane, perfezionate dalla storia secolare del continente, sono state prese come base dallo chef Tino Vettorello.

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News | 21 Luglio 2019

Ospiti dello chef di casa Giancarlo Bellino dell’Antinoo’s Restaurant by Sina Centurion Palace Hotel
Piazza d’onore della tappa veneziana della Sina Chefs’ Cup per i due chef veneti Mauro Buffo del ristorante “12 Apostoli di Verona” e Tino Vettorello del ristorante “Tre Panoce” di Conegliano Veneto (Treviso) che con un punteggio di 93/100 si sono classificati secondi pari merito con la coppia Repetti-Saporito (tappa di Viareggio) nella classifica parziale del contest, attualmente guidata da Andrea Pasqualucci & Andrea Larossa con un solo punto di scarto.

Lo chef olimpico Tino Vettorello, ha proposto il primo piatto: “Spago al prosecco… prosecco al spago”, ispirato dalla “Sedia Acapulco”, la sedia messicana per eccellenza che deve il suo nome all’omonima città;  lo chef stellato Mauro Buffo ha proposto il dolce “Cremoso al burro di arachidi, croccante di aglio nero e gel al ribes e mezcal”, ispirato all’arte e al design di Botero. Di contro, lo chef resident, Giancalo Bellino ( in mezzo a Tino Vettorello a sx e Mauro Buffo a dx nella foto di copertina ), ha proposto a corollario dell’apprezzato menù, l’antipasto “Vento d’Estate” (triglia, pecorino, fichi e mandorle) e come secondo piatto “Anguilla croccante con sorbetto all’aceto balsamico”.

La giuria d’eccezione era formata dagli esperti gourmet: Anna Maria Pellegrino cuoca Fic, Food blogger e writer, docente di Gastrosofia e maestra di cucina. Presidente Aifb, Associazione Italiana Food Blogger. È ospite fissa a Geo (Rai 3). Antonio di Lorenzo giornalista professionista, Accademico della Cucina Italiana, critico gastronomico per la Guida dell’Espresso.  Mario Stramazzo  giornalista pubblicista, responsabile del web magazine Vinoecibo,  scrive su Venezia Eventi e Vinievino.com. ; Membro dell’Accademia Italiana della Cucina. Ecco il punteggio per ogni singola voce: coerenza con il tema scelto 18/20, complicità di coppia 18/20, bontà del piatto 20/20, rapporto qualità-prezzo 18/20, valore estetico ed artistico del piatto 19/20.

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